Gli anni recenti sono stati di forte crisi per il mondo delle imprese. Interessante e' l'etimologia (studio dell'origine della parola) di crisi.
Il termine “crisi”, di derivazione greca (κρίσις), originariamente indicava la separazione, provenendo infatti dal verbo greco κρίνω: “separare”, appunto. Il verbo era utilizzato in riferimento alla trebbiatura, cioè all’attività conclusiva nella raccolta del grano, consistente nella separazione della granella del frumento dalla paglia e dalla pula[1]. Da qui derivò tanto il primo significato di “separare”, quanto quello traslato di “scegliere”. In origine, dunque, il termine era di derivazione agricola. Da qui “crisi” acquistò poi una serie di significati secondari, già presenti nella lingua greca. Nel Vocabolario della lingua greca di Franco Montanari, oltre al primo significato di “separare”, troviamo così in successione: “scelta”, “giudizio”, inteso anche come “capacità di giudizio”, “discernimento”, “interpretazione” di sogni, prodigi ecc............La seconda accezione di “crisi”, cioè “periodo critico”, si ricollega qui all’ultimo significato dato al termine greco, cioè quello di “fase critica”. Il trait d’union sta nell’idea astratta, suggerita dalle parole come “fase” o “periodo”, di un processo in atto, ovvero di un’evoluzione nel tempo di una data situazione......................L’idea di positività è qui da leggersi all’interno dell’ambito medico, dove “crisi” indica appunto l’esito conclusivo dell’uscita dalla malattia. La seconda accezione, di senso figurale, riportata sempre nel Tommaseo-Bellini, connota, invece, “crisi” come un «momento pericoloso o decisivo» fornendo così quella sfumatura negativa che il termine acquisterà nel corso del Novecento.
Il concetto quindi non e' solo negativo, un momento che impone scelte, quindi cambiamento, ed un percorso verso il cambiamento( che puo' rappresentare anche importanti nuove opportunita.
Altro elemento e' che nel futuro il cambiamento sara' sempre piu' veloce, il rischio imprenditoriale maggiore e con marginalita' tendenzialmente piu' basse.
Solo brutte notizie quindi per gli imprenditori? No, assolutamente!
Serve solo adottare una prospettiva strategica, introdurla in azienda assieme a strumenti e metodi per applicarla con efficacia ed efficienza.
Agli imprenditori che conosco dico sempre: " La giornata lavorativa deve dedicare almeno una mezz'ora alle attivita' strategiche"
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